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“…Proporre una storia filologica dell’albero nell’ambito semiotico è piuttosto arduo, tuttavia Dario Pisconti interiorizza l’archeologia della creatura vegetale, che con la posizione eretta sembra rammentare un profilo che non si può dire antropomorfico. Questi alberi rossi, di un rosso che è tuttavia cangiante e metamorfizzato con la luce del tramonto, non hanno niente di realisticamente definito, se non la tangenza inconfondibile con la natura esuberante e solare del nostro Sud, esuberanza e solarità di tipo mediterraneo e/o dionisiaco, in qualche modo connaturato con le irregolari asimmetrie – in un significato anche morale, esistenziale e metafisico – che sono peculiari all’habitat della Magna Grecia, di cui la Puglia è parte viva e vivace. Non a caso l’artista ama firmare le sue sfolgoranti tele con la grafia greca”.        

DOMENICO TURCO (Canicattì) Poeta, scrittore e filosofo

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